Non sempre una dichiarazione fiscale si conclude con il pagamento delle imposte.
Accanto all’obbligo di versare quanto dovuto, il contribuente – titolare di partita IVA o privato cittadino – può trovarsi nella condizione di ridurre il proprio carico fiscale o ottenere un rimborso, grazie a crediti, detrazioni e altre agevolazioni.
Per ottenere questi benefici non basta aver sostenuto una spesa.
Spesso è necessario dimostrare che:
- il la spesa è avvenuta con strumenti tracciabili (ad esempio bonifico “parlante” o carta di credito);
- la documentazione è completa e regolare;
- i requisiti di legge sono pienamente rispettati.
Ma quando i vantaggi fiscali diventano rilevanti, può essere richiesto un controllo formale aggiuntivo: il visto di conformità.
Cos’è il visto di conformità
- la corrispondenza tra quanto dichiarato e la documentazione contabile esibita;
- il rispetto delle condizioni formali previste dalla normativa.
Non si tratta di un controllo sostanziale, ma di una verifica formale finalizzata a garantire la correttezza della dichiarazione.
Quando è richiesto il visto di conformità
Il visto di conformità può essere necessario in diversi momenti:
- Prima della chiusura della dichiarazione, ad esempio:
- per inviare una comunicazione volta ad accedere a un’agevolazione fiscale;
- per costruire il diritto a un credito o a una detrazione certificando il rispetto dei requisiti.
- Alla chiusura della dichiarazione, ad esempio:
- per fruire direttamente di crediti o detrazioni nella dichiarazione dei redditi;
- per compensare crediti fiscali (IVA, IRPEF, IRES, IRAP) superiori alle soglie previste;
- per ottenere rimborsi fiscali.
Un esempio concreto: per compensare crediti IVA superiori a 5.000 euro, è obbligatorio apporre il visto di conformità.
Questo adempimento riguarda sia titolari di partita IVA sia contribuenti privati.
Perché è importante avere il visto
Il visto di conformità rappresenta una garanzia di correttezza nei confronti dell’Amministrazione finanziaria.
Attraverso la verifica documentale e formale:
- si riducono i rischi di contestazioni future;
- si velocizzano i tempi per la compensazione o il rimborso dei crediti;
- si rafforza la solidità fiscale della propria posizione.
Le responsabilità del contribuente
L’apposizione del visto di conformità non libera il contribuente dalla responsabilità sostanziale sui dati dichiarati.
Il professionista che rilascia il visto è responsabile della correttezza formale dei controlli ed è tenuto ad avere una polizza assicurativa dedicata.
In presenza di irregolarità, le conseguenze possono coinvolgere entrambe le parti.
Il ruolo del professionista
Con il rilascio del visto di conformità, il professionista svolge una vera e propria funzione di Assurance:
- da un lato, è al fianco del contribuente, aiutandolo a utilizzare correttamente i crediti, le detrazioni e le agevolazioni spettanti;
- dall’altro, garantisce all’Amministrazione finanziaria che i dati dichiarati siano conformi alla documentazione esibita.
Apponendo il visto, il professionista non difende una tesi, ma attesta la veridicità di una situazione di fatto.
Si pone come garante imparziale, a tutela sia del contribuente sia della trasparenza del sistema fiscale.
Come verificare l’abilitazione del professionista
Prima di affidare il rilascio del visto di conformità, è importante verificare che il professionista sia effettivamente abilitato a svolgere questa attività.
La verifica è semplice e può essere fatta direttamente online, tramite il servizio messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate
Approfondimenti utili
Per chi volesse approfondire il tema del visto di conformità nelle dichiarazioni fiscali, segnalo i seguenti contributi che ho realizzato insieme al collega Emanuele Pisati, pubblicati su Il Collaboratore di Studio:
- “Il visto di conformità nella dichiarazione Redditi PF 2024 per i soggetti titolari di partita IVA”, n. 8, settembre 2024;
- “Il visto di conformità nella dichiarazione Redditi PF titolari di partita IVA 2024: check list”, n. 8, settembre 2024;
- “Il visto di conformità nella dichiarazione IVA 2024”, n. 3, marzo 2024;
- “Il visto di conformità nella dichiarazione IVA 2024: check list”, n. 3, marzo 2024.